Autore: Jan Martszen II de Jong (Haarlem 1609 – 1647)
Tecnica: Olio su tavola cm 49 x 65
Perizia scritta dal Proff. Giancarlo Sestieri di Roma.
E’ stato un pittore e incisore olandese del secolo d’oro, specializzato in pittura di battaglie.
Era figlio di Jacobus Martens (1579/1580-1647), che fu il suo primo insegnante, e nipote di Esaias van de Velde, che proseguì la sua istruzione nell’arte della pittura e che ne influenzò particolarmente lo stile.
Nel 1626 probabilmente si trasferì a L’Aia con il padre. Fu attivo a partire dal 1632 o dal 1628 e fino al 1641, periodo per il quale esistono opere datate. Probabilmente alcune sue opere, nel periodo 1628, 1629, risultano sotto il nome del padre, perciò successivamente firmò i suoi dipinti con JM D.Jonge. Questo suo comportamento portò a supporre l’esistenza di un altro pittore M.de Jong. Nel 1629 ritornò a Harlem, dove operò fino al 1645.
Il 26 novembre 1633 si sposò con Philipina Torel di Amsterdam. Dal 1633 al 1638 fu attivo in Amsterdam. Lavorò anche a Delft.
Tra le sue opere più rappresentative vi sono: 2 battaglie dalla collezione Sydervelt (Amsterdam, 1766), di forte impatto, il Ritratto di Federico Enrico d’Orange, a cavallo all’assedio della città di Grol, reso in modo dettagliato e vigoroso, con la collaborazione di Michiel van Mierevelt. Altra sua opera degna di nota è La Battaglia di Lutzen. Altre scene di battaglie si trovano oggigiorno a Vienna e a Riga.
Oltre a scene di battaglie, eseguì anche ritratti, dipinse animali, in particolare cavalli, e paesaggi. Collaborò con Bartholomeus van Bassen aggiungendo le figure in un suo dipinto rappresentante l’interno di una chiesa.
Fu suo allievo Jan Asselyn.