Autore: Francesco Messina (Linguaglossa 1900 – Milano 1995)
Tecnica: Scultura in bronzo a cera persa, patina verde, cm 60 H
Verbale di perizia dalla Fondazione Francesco Messina
Formatosi a Genova nella bottega di un marmista ed in seguito all’Accademia Linguistica di Belle Arti, compie negli anni Venti una serie di importanti viaggi di studio nelle capitali europee, visitando i principali musei. Nel 1923, a Parigi, conosce Rodin, che lo aiuterà a precisare la sua vocazione classico-naturalistica. Dopo una breve parentesi futurista, si concentra sugli esempi della tradizione italiana e in particolare sui maestri del Quattrocento toscano, avvicinandosi al gruppo di Novecento con il quale espone nel 1926 e nel 1929. Trasferitosi nel 1932 a Milano, occupa dal 1934 la cattedra di scultura dell’Accademia di Brera succedendo ad Adolfo Wildt. Negli anni Trenta esegue la fortunata serie dei Pugilatori e riceve importanti commissioni ufficiali, tra cui il busto in bronzo del Cardinale Schuster e le opere monumentali per la città di Pavia. I riconoscimenti della critica culminano con la sala personale alla Quadriennale romana del 1939 e il premio internazionale di scultura alla Biennale di Venezia del 1942. Agli anni Sessanta appartengono alcune tra le sue opere più famose, come il Cavallo morente per il Palazzo della RAI a Roma e il monumento di Pio XI1 nella basilica di San Pietro in Vaticano. Nella chiesa sconsacrata di San Sisto a Milano è ospitato il museo-studio dello scultore.