Autore: Giovanni Battista Ricci (Vigevano 1891 – 1955)
Tecnica: Scultura in bronzo, cm 47 x 26 x h 35
Primogenito di una famiglia numerosa e di modeste condizioni, nacque a Vigevano il 15 aprile 1891. La sua infanzia fu dedicata alla cura dei fratelli minori frequentando, per la sua formazione artistica, lo studio dello scultore concittadino Cesare Villa dal quale apprese gli elementi fondamentali della tecnica scultorea. Alla fine della I Guerra mondiale si trasferì a Milano, iscrivendosi ai corsi serali dell’Accademia di Brera dove incontra lo scultore Donato Barcaglia (1922), del quale diventa prima, aiuto e poi collaboratore. Apre quindi uno studio nella città lombarda in Via Meda n.° 5 (1925) e inizia a partecipare a molti concorsi. Nello stesso periodo riprende l’attività anche nella natia Vigevano. Tecnicamente dotato, fedele al realismo naturalistico, dà la prima prova del suo talento nel Ritratto di Ambrogio Raffeele (Civica Pinacoteca di Vigevano). Numerosi sono poi i suoi monumenti celebrativi dei caduti della grande guerra, presenti a Cesano Boscone, Arese, Besate, Costa Lambro e Fobello. Partecipa anche, ma senza successo, al concorso per l’erezione del Monumento ai Caduti di Vigevano, gli é però preferito lo scultore Ernesto Bazzano. Numerosi sono anche i suoi monumenti funerari tanto nel locale cimitero che in quello urbano di Milano. Ciò nonostante Vigevano conta su tre monumenti di particolare importanza da lui realizzati: Monumento al Calzolaio d’Italia, Fontana di S. Francesco e l’Urna del Beato Matteo Carreri (nella chiesa di S. Pietro Martire). Per il Comune di Giussano realizza il Monumento ad Alberto di Giussano. La sua morte, sopravvenuta improvvisamente per un incidente, il 25 maggio 1955, interrompe i suoi studi preparatori alla realizzazione della quarta porta in bronzo per il Duomo di Milano.