Giuseppe Sacheri
(Genova, 1863 – Pianfei, 1950)

  • Autore: Mosè Bianchi (Monza 1840 – Monza 1904)

  • Tecnica: olio su cartoncino cm 32 x 24

    Vecchia etichetta al retro della casa di vendite Luigi Battistelli di Milano

Giuseppe Sacherinacque a Genova, nel 1863 e fu un pittore ed artista italiano molto apprezzato sia negli anni della sua produzione artistica, sia successivamente.

Molte delle sue opere contengono un tale interesse artistico e culturale da essere apprezzate e ricercate ancora oggi, forse anche grazie all’ampio respiro che gli fu permesso di ottenere durante le numerose mostre ed esposizioni a cui il pittore ebbe modo di partecipare.

La sua prima formazione artistica avvenne a Ravenna: qui il giovane Sacheri ebbe modo di studiare soprattutto nel campo della pittura avvalendosi degli insegnamenti del Moradei, ma poco tempo dopo si spostò a Torino dove, insieme e come altri artisti del suo tempo, frequentò l’Accademia Albertina.Questa frequentazione gli fu molto cara, perché gli permise di presentare la sua arte, nel 1881, alla Promotrice torinese: questa fu senza dubbio la sua prima occasione, ma da questo momento in poi, l’artista poté esporre le sue opere in importanti esposizioni e mostre, sia nel paese italiano che all’estero.

Era il 1883 quando l’artista partecipò alle Promotrici genovesi, partecipazione che continuò per molti anni, fino al 1941.

Ma la sua carriera artistica fu costellata di premi e riconoscimenti, a partire dal concorso del Comune di Genova vinto nel 1892, fino alle varie Biennali di Venezia alle quali partecipò mostrando la sua arte e le sue opere.

Un’arte che gli diede la possibilità di uscire dal mondo e dai confini italiani, dove comunque aveva già avuto un certo successo, ed ottenere riconoscimenti importanti anche altrove, soprattutto all’estero, come a Monaco – dove partecipò all’Esposizione Internazionalecon l’opera intitolata Notte di Marzo – e Dresda, Vienna, Bruxelles, Parigi, Weimar e San Francisco.

La sua arte fu variegata: molti furono, infatti, i paesaggi, soprattutto marini, dal pittore interpretati e rivisti in uno stile del tutto proprio, ma anche i ritratti, e le figure, in cui il pittore ricercava spesso il vero e la presenza umana.

Il pittore si spense nel 1950 a Genova.

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